20/11/2023 |
Dopo un'estate di test e verifiche in Colombia e a Singapore i
canali di WhatsApp sono arrivati sui telefoni e sui pc di 150 Paesi nel mondo, Italia compresa. E i media, dai giornali alle agenzie ai siti d'informazione, hanno iniziato a fa capolino.
I canali, uno dei più recenti strumenti introdotti dalla piattaforma di comunicazione che insieme a Facebook e Instagram fa parte del gruppo Meta, sono
aggregatori di contenuti, pensati in modo particolare per aziende, organizzazioni ed enti locali.
Sui canali si possono inviare testi, foto, video, adesivi, sondaggi.
Gli utenti iscritti al servizio possono visualizzarli e inoltrarli ai propri contatti personali, senza però interagire con il canale né con gli altri iscritti.
I canali, al contrario di chat o gruppi, sono infatti predisposti per una
comunicazione “one way”, unidirezionale, il pubblico non può dialogare e al loro interno solo gli amministratori possono “scrivere”.
Alto il livello di riservatezza: numero di telefono e immagine del profilo di chi si iscrive non sono visibili agli altri utenti.
Nieman Journalism Lab – il team di ricercatori nato in seno alla Harvard University che studia l'evoluzione del mondo dell'informazione con particolare attenzione all'on line - ha fatto una prima fotografia delle testate che in questi mesi hanno lanciato i propri canali.
Due gli esempi di riferimento. Il
Financial Times ha aperto un canale generale a settembre e uno solo sulla guerra Israele-Hamas a ottobre. Il primo ha 69.700 followers, quello sulla guerra 24.300. «
Abbiamo impiegato un anno per raggiungere 35mila followers su Telegram, qui sono bastate due settimane per raggiungere lo stesso numero» ha detto Rachel Banning Lover, capo dei social media e sviluppo della testata.
Il
New York Times ha già 4milioni e 617mila followers sul canale generale. Più 1 milione e 132mila sul canale giochi, 1 milione e 38mila sul canale cucina, 472mila per il canale di “vendite raccomandate”.
In
Italia la comunità più grande è quella del
Tgcom24 (1 milione e 200mila follower). Secondo gradino del podio per Fanpage (669mila), medaglia di bronzo a
RaiNews con 604mila. Più indietro le testate classiche dell'informazione italiana: l’Ansa è a 82mila, la Repubblica a 66mila, il
Corriere della Sera a 48mila, il Sole a 40mila.
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