Gli italiani, come la maggioranza degli europei, non nutrono troppa fiducia verso i media, confessano un interesse verso l'informazione che non va oltre il 40% e raramente sono disponibili a pagare per le notizie online, soprattutto gli adulti.
Però, si informano piuttosto di frequente (il 63% lo fa più volte al giorno), si fidano di più delle testate meno schierate e cercano, approfondimento e contesto, anche su tematiche difficili.
Lo dice il Digital News Report Italia 2024, il primo studio che il Reuters Institute for the Study of Journalism dell'Università di Oxford dedica all'Italia, analizzando i dati sul nostro Paese.
«La televisione – sottolinea il professor Alessio Cornia, autore dell'Executive Summary del rapporto – rimane la principale fonte di informazione, ma possiamo aspettarci presto un sorpasso dell'online, come già avvenuto in altri paesi. Gli italiani accedono alle notizie online principalmente tramite la mediazione di motori di ricerca, social media, e aggregatori, mentre diminuisce l'accesso diretto ai siti di informazione».
Il nodo della disinformazione resta un elemento di preoccupazione per molti italiani, ma è soprattutto la sovrabbondanza e la negatività delle informazioni in circolazione oggi a pesare su un comportamento di esplicito e intenzionale "allontanamento" dalle notizie.
Trovi il report completo A QUESTO LINK.